Descrizione
Nel progetto della Green Community presentato dall’Unione Montana Valle Susa, tra gli altri interventi è prevista la realizzazione di alcuni impianti termici alimentati da biomassa forestale finalizzati alla climatizzazione invernale degli edifici. Nel Comune di Almese è prevista l’installazione di uno di questi, a servizio degli impianti sportivi comunali.
Tale intervento si pone all’interno di uno schema ben più ampio di una gestione forestale sostenibile che vedrà certificate le foreste comunali secondo lo standard di gestione forestale sostenibile PEFC (principalmente rimboschimenti di conifere di cui è necessaria una evoluzione verso configurazioni più stabili e naturali). Dall’attuazione di tale piano di gestione, che vedrà una progressiva sostituzione delle conifere con latifoglie autoctone, saranno disponibili importanti quantitativi di legname che devono vedere come principale destinazione la segheria per impiego di legno da opera in elementi durevoli, consentendo uno stoccaggio di carbonio duraturo nel tempo ed un maggiore valore aggiunto che ricade sul territorio. Tali prodotti, anche sulla base di esperienza maturate, sono degli elementi segati sia per uso strutturale che non strutturale per l’edilizia e solo marginalmente per imballaggi. Questa è la necessaria inversione di direzione verso una gestione sostenibile nei fatti: al destino energetico confluiscono solo i prodotti di scarto delle lavorazioni di segheria (e tutto ciò che non può venire trasformato in segheria come tronchi difettosi) e non tutto il materiale originato dai tagli come è avvenuto fino a qualche anno fa nelle pinete comunali. A titolo di conoscenza si consideri poi che da 1 metro cubo di tronchi derivano ½ metro cubo di segati e ½ metro cubo di legno per uso energetico, ma che il valore della componente da opera è di qualche ordine di grandezza superiore alla componente energetica. Per ultimo dalla gestione dei cimali e delle ramaglie che per contenuto di corteccia e quindi di ceneri ne diventa più difficile un utilizzo energetico, sono in corso esperienze per considerare un loro utilizzo in ambito agricolo per aumentare la percentuale di carbonio organico e ridurre i fabbisogni idrici, argomenti sensibili in un periodo di cambiamenti climatici.
Arrivando all’impianto in progetto a servizio degli impianti sportivi, si tratta di un impianto alimentato con cippato di legno con generatore automatico a griglia mobile della potenza di 300KW, utile a sostituire tutti i vari generatori a gas esistenti presso il complesso. Si prevede di inserire l’impianto all’interno di container prefabbricati, rivestiti di legno (ovviamente di origine locale) all’interno del quale troveranno collocazione tutte le componenti impiantistiche necessarie. Questo impianto sarà molto simile a quello che funziona da più di un decennio presso le scuole di Milanere e ad altre decine di impianti presenti sia in Valle che in altre zone limitrofe. La qualità sia per quanto riguarda i rendimenti che gli aspetti emissivi sono oggetto di continuo monitoraggio e raggiungono valori molto al sopra (o al di sotto se si parla di polveri sottili) dei valori normativi. Questo si può raggiungere non solo attraverso una buona realizzazione impiantistica ma soprattutto attraverso una buona gestione forestale, attenta alla qualità dei biocombustibili che vengono prodotti e non solo alla loro quantità. Negli anni passati sono state condotte diverse campagne di misura anche insieme agli organi di controllo su impianti simili e non sono emerse criticità a patto di puntare sulla qualità dall’origine dell’intera filiera e vedere soprattutto l’impiego energetico residuale e complementare ad un uso durevole del legno.
Un valore aggiunto che si proverà a dare all’installazione sarà quella di utilizzare una o due delle pareti laterali, alte circa 6-7 metri, per la costruzione di una palestra di arrampicata attrezzata di tutto punto.
Se le previsioni legate alla sostenibilità ambientale possono venire date per acquisite in modo positivo un altro argomento di grande interesse sono gli aspetti economici legati all’utilizzo di un tale impianto. Per questo il Comune di Almese non deve nemmeno fare un voto di fiducia ma guardare nell’ultimo decennio quali sono state le spese sostenute per il Centro di Milanere, che nemmeno nel periodo 2022/2023 di gravi tensioni geopolitiche ed energetiche ha visto aumentare il costo unitario del riscaldamento. Alla data attuale si consideri che il costo di gestione dell’impianto a cippato in progetto (combustibile + gestione) è circa la metà del costo di acquisto del gas naturale e meno della metà nel caso di uso del gasolio. Per concludere l’unica vera transizione energetica che possiamo pensare non sta solo nella sostituzione di una fonte fossile con una rinnovabile (cippato di legno locale ed a cascata al posto del gas) ma attraverso una drastica riduzione dei consumi (isolamenti degli edifici, efficientamento degli impianti, corretto utilizzo da parte degli utenti).