Descrizione
Sabato 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, al Teatro Magnetto si è svolta una mattinata molto partecipata e di grande impatto emotivo, organizzata dall'Associazione Treno della Memoria, con il patrocinio e il completo sostegno della Sindaca di Almese e dell'Amministrazione tutta.
Tantissimi i giovani che hanno riempito il teatro di Almese, ma anche gli adulti, molti dei quali, lo scorso anno, hanno partecipato al viaggio verso Auschwitz insieme alla Sindaca Bertolo.
L’iniziativa, in particolare, è stata proposta da Gabriele Iorianni, animatore dell’Associazione TDM e accompagnatore dei ragazzi e delle ragazze prossimi alla partenza per il viaggio che li condurrà prima a Berlino e al campo di Ravensburg, e poi a Cracovia e alla visita dei campi di Auschwitz e Birkenau.
La prima parte della mattinata ha potuto contare sulla performance teatrale della compagnia ITACA TEATRO di Marco Alotto, composta da giovani e bravissimi attori che hanno messo in scena lo spettacolo "L'Amico Ritrovato", tratto dall'omonimo romanzo di Fred Uhlman, che ha fortemente emozionato il pubblico, lasciando tutti commossi. A seguire, poi, l'interessante intervista a Simone Calcagno e Vittorio Girodo che hanno ricordato l’incredibile storia della loro bisnonna, Agnes Schindler, che durante l'occupazione tedesca ad Almese ha fatto da interprete, ha contrattato con i tedeschi la liberazione di molti giovani almesini e sventato rappresaglie naziste insieme al marito Stefano Bonino, un uomo tanto intraprendente quanto coraggioso.
Durante la mattinata è intervenuto anche Roberto Forte, Presidente dell'Associazione BABEL, nonché socio fondatore del Treno della Memoria, che ha raccontato il senso della loro attività e il modo in cui va affrontato il viaggio, spiegando, con parole di grande peso e importanza, cosa lascerà nell'animo dei ragazzi.
A chiudere la giornata, infine, la Sindaca Bertolo che, insieme a Gabriele Ioranni, ha dato il suo personalissimo saluto ai 31 giovani di Almese che stanno per partire per il viaggio nei luoghi della Shoah, augurando loro di fare buon viaggio e di instaurare nuove e speciali amicizie, ma anche di lasciarsi pervadere dalle emozioni che proveranno e che li faranno tornare “diversi” e con una missione da compiere: tramandare quella Memoria, essere dei cittadini attivi e impegnati, lavorare e impegnarsi per creare un futuro che abbia al centro l'uomo, il rispetto di tutti e l'uguaglianza tra i popoli.