Descrizione
Una mano gigante, somma delle mani di tutte e di tutti, che ha bucato il muro d’acciaio della violenza: questo il concept dell’opera artistica Almese contro la violenza che sarà inaugurata domenica 19 novembre dalle 15:00 alle 16:30 al Parco Robinson di Almese.
L’inaugurazione vedrà la partecipazione dell’artista Carmen Consoli, che sarà madrina della manifestazione e parte attiva dell’opera, con una sagoma della sua mano presente nell’installazione insieme a quella di tante altre mani unite in un'unica battaglia. L’artista ha dichiarato: “quest’opera racchiude un intento molto forte che ci unisce in un progetto a me molto caro. Credo nel potere evocativo ed emozionale dell’arte e credo che ogni cambiamento importante parta dalle emozioni, ma credo soprattutto che i grandi cambiamenti culturali siano necessariamente collettivi: cambiamo insieme, un passo alla volta. Troppe scarpette rosse sono disseminate su questo percorso. Ora occorre accelerare quei passi, insieme. Partiamo da qui”.
Un progetto di Artemixia, APS che fa parte del Coordinamento contro la violenza sulle donne presso la Città di Torino, Insieme contro la violenza e Rosso Indelebile, con il patrocinio del Comune di Almese, della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale Piemonte e il contributo dell’8x1000 della Chiesa Valdese. Il progetto vede inoltre la collaborazione di enti attivi sul territorio valsusino come l'Associazione Revejo con Book Immersion, la Consulta Giovanile di Almese, il Ricetto per l'Arte - Agorà della Valsusa, la compagnia teatrale Fabula Rasa, e la vicinanza al progetto analogo del Parco Commerciale Dora.
Obiettivo dell’opera è incidere sull’aspetto culturale che sottende all’origine del fenomeno della violenza domestica e di genere, esplicitando la presa di posizione da parte di una comunità nella responsabilità tanto individuale quanto collettiva nell’agire. Per questo la mano spunterà dal terreno del parco per protendersi come un enorme “Stop alla violenza”. Una mano, però, che è anche aperta per accogliere e cogliere la mano di chi si sente sola e ingabbiata all’interno della spirale dei maltrattamenti.
Realizzata in acciaio corten, l’opera misura 270x140 cm e pesa circa 550 kg. L'installazione, ideata concettualmente e progettata dall’artivista Rosalba Castelli e dalla videoartist Anna Olmo, realizzata con la perizia del fabbro Denis Valarin, ha richiesto circa sei mesi di lavoro.
Si tratta del proseguimento di un progetto iniziato nel 2021 con la posa della prima installazione dal titolo Insieme contro la violenza nella piazza esterna di Parco Commerciale Dora a Torino. “Quando, nel 2021, al fianco di Anna Olmo e Denis Valarin, abbiamo posato nel Parco Commerciale Dora la prima opera di sensibilizzazione all’agire - racconta Rosalba Castelli, co-ideatrice del progetto e vicepresidente dell’Associazione Artemixia - non immaginavo che sarebbe diventato un progetto scultoreo itinerante e che avrebbe attraversato territori, come Almese, in ragione del loro impegno nel contrasto alla violenza”.
Ed effettivamente la realizzazione e l’installazione dell’opera rappresentano un forte impegno condiviso e sono il segno tangibile che continua un lavoro per cambiare lo stato delle cose. Già da due anni, infatti, il Comune di Almese è attento alle proposte di Artemixia per sensibilizzare e attivare le persone e le associazioni a vari livelli, con un lavoro approfondito di informazione e formazione. Un simbolo del rifiuto alla violenza in un luogo che ha aperto le scuole a una formazione specifica sui temi del contrasto alle discriminazioni.
Ombretta Bertolo, Sindaca di Almese, ha dichiarato: “Almese contro la violenza è un’opera fortemente voluta dalla nostra amministrazione e dalla nostra comunità, è una mano aperta per dire ‘Basta!’ alla violenza contro le donne, alla violenza di genere e a tutte le violenze fisiche e psicologiche verso i propri simili. Un monito a tutti noi, una richiesta di aiuto, quell'aiuto che tante volte vittime e carnefici non hanno avuto. Una mano ricoperta da tante altre mani che insieme riescono ad amplificare la loro azione. I nomi di tutte le persone e le associazioni che hanno contribuito alla realizzazione di questa installazione, che sono stati veramente tanti, saranno elencati alla base della scultura, diventando parte e anima pulsante della stessa”.
La realizzazione dell’opera si inserisce nel progetto Rosso Indelebile all’interno delle azioni di formazione, informazione e sensibilizzazione per il contrasto alla violenza di genere promosse da Artemixia in tutto il territorio torinese. Nell’intenzione delle artiste, anche questa installazione, come la precedente, si configura come “un’opera di tutte e di tutti”. Si leggeranno infatti, alla base della targa dell’installazione, i nomi di tutte le persone che hanno voluto contribuire alla sua realizzazione aderendo, anche con piccole cifre, alla campagna di crowdfunding Eppela mentorship Fondazione Sviluppo e Crescita CRT.
Jacopo Rosatelli, Assessore ai Diritti e alle Pari opportunità del Comune di Torino, ha sottolineato: “la violenza maschile contro le donne è un fenomeno pervasivo che trova nel femminicidio la sua espressione più estrema, ma che si esprime quotidianamente in parole e atti di prevaricazione dentro e fuori le pareti domestiche. Oggi assistiamo a una escalation di queste tragiche uccisioni: per questo serve un impegno costante, un’alleanza strategica tra istituzioni, movimenti delle donne e quanti sono impegnati nella lotta contro la violenza di genere, a cui anche l’arte può dare un contributo importante attraverso un’opera come questa, che crea un collegamento tra territori impegnati in questa battaglia”.
Valentina Cera, Consigliera metropolitana delegata alle Politiche sociali e di parità, ha dichiarato: “la Città Metropolitana di Torino è da sempre impegnata a contrastare la violenza contro le donne. Ma l’impegno delle istituzioni non è sufficiente, è di importanza altrettanto cruciale il lavoro svolto dalle associazioni. Organizzazioni come Artemixia promuovono la sensibilizzazione e l'educazione, e lavorano per modificare la cultura che sottende alla violenza di genere, dimostrandosi fondamentali nella creazione di comunità più sicure e inclusive”.
Rosalba Castelli esorta: “ci sono volute più di cinquecento mani di acciaio per rivestire l’enorme mano che spunterà dalla terra protendendosi verso il cielo. Abbiamo lanciato un messaggio importante che la comunità ha condiviso: assumiamoci la responsabilità di fare la nostra parte con la nostra arte per poter sfondare il muro di mattoni d’acciaio di una cultura della discriminazione di genere e del patriarcato che ci trasciniamo dietro da secoli. La nostra arte, che io chiamo ‘arte della sensibilizzazione’, è l’arte del fuoco, dell’incudine e del martello, della pazienza, dell’insistenza, della resistenza, della speranza, dell’unione, della dedizione, della testimonianza, del tendere la mano. Non so dire durante quale cammino ho messo a fuoco la consapevolezza che fare sensibilizzazione equivale a tendere la mano a una persona che mai conoscerai, in un tempo che mai saprai: è un messaggio che può cambiare una vita chiuso in una bottiglia e affidato al mare”.
In caso di pioggia l'evento si terrà al teatro Magnetto di Almese.
Di seguito alcuni materiali utili per approfondire il progetto:
Video: come nasce ALMESE CONTRO LA VIOLENZA
https://www.artemixia.it/
https://www.instagram.com/associazione_artemixia/
https://www.facebook.com/associazioneartemixia/