Descrizione
Nell’ambito del ricco programma del Settembre Almesino, sabato 16 settembre alle 17:00 al Ricetto per l’Arte di Almese, Agorà della Val Susa, sarà inaugurata la mostra “Errante nell’Arte” che raccoglie dipinti e sculture polimateriche del maestro Ivo Bonino. Una mostra patrocinata da Unione Montana Vallesusa, Città Metropolitana di Torino e Comune di Almese, che rappresenta un sodalizio tra la storia del territorio e l’arte contemporanea, un percorso emozionale tra scultura e pittura.
Fiore all’occhiello sono le sculture chiamate “I Santon”, che in modo unico e innovativo richiamano le statuette del presepe della tradizione provenzale: oggetti dell’artigianato locale rivestiti con materiale plastico drappeggiato in forme morbide e colorati in molteplici varietà cromatiche danno vita a figure che rappresentano madri con bambini tra le braccia, uomini sapienti, uomini regali, uomini “erranti”. Una vera rete tra popoli e opere pittoriche che riportano i visitatori sui sentieri tra il Musinè e il Santuario della Madonna della Bassa ai piedi del Colle del Lys, lungo il Torrente Messa per osservare i piccoli mondi naturali visti dagli occhi dell’artista.
“Ivo Bonino è un poeta che scrive a colori, che ama dipingere con ritmo lento ma deciso, vivendo e assaporando ogni attimo: per lui l'osservazione di un’opera deve aiutarci a rivivere la natura del paesaggio e delle cose. Un modo sensibile e raffinato per dirci che occorre ritrovare il ritmo lento del battito del cuore e del respiro” racconta Giuseppe Misuraca, direttore artistico del Ricetto per l’Arte.
La mostra sarà visitabile dal 16 settembre al 1o ottobre nelle giornate di sabato e domenica h 15:30-18:30 e in settimana su prenotazione. Per informazioni e prenotazioni contattare l’associazione culturale Cumalè: cumale.ass@gmail.com, tel. 328 9161 589.
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Ivo Bonino, giovane, entra nel 1968 nella bottega artistica di Gino Olivero. Negli anni Settanta e Ottanta prende spunto dalle bellezze della natura dipingendo i paesaggi dal vero. Conosce grandi nomi dell’arte piemontese: Tabusso, Soffiantino, Casorati e molti altri, tra cui Piero Ruggeri, maestro dell’Informale che da Torino si era trasferito a Battagliotti, frazione di Avigliana. Affascinato dai suoi grandi quadri materici, esce dagli schemi del paesaggio che aveva sviluppato fino ad allora per fare esperimenti e andare oltre l’immagine. Verso la metà degli anni Novanta grazie alla frequentazione dei maestri torinesi che ospita nella sua galleria “Il Ponte” di Susa inizia un periodo in cui si dedica alla figura. Con l’arrivo del nuovo Millennio e dell’era digitale ritorna al paesaggio come forma di evasione per ritrovarsi in un mondo più naturale, per poi riprendere e modificare la tematica del paesaggio in modo nuovo. Con i viaggi in Italia e all’estero nascono le prime sculture “I Santon” realizzate in vetro rivestito e decorato con colature legate all’Informale e che ricordano i dipinti di Luigi Spazzapan.