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Regione Piemonte

La processionaria del pino

Dettagli della notizia

L’Amministrazione di Almese informa i cittadini e le cittadine sulle precauzioni da adottare per il problema della processionaria del pino.

Data:

21 Marzo 2024

Tempo di lettura:

Descrizione

CHE COS’E’

La processionaria del pino è un insetto che vive su tutte le specie di pino, su cedri ornamentali e, seppure raramente, anche su altre conifere.

Le larve mature hanno il dorso ricoperto di peli urticanti, che possono essere facilmente liberati nell’aria e trasportati dal vento. Proprio per questo la processionaria del pino può arrecare danni alle piante e causare a persone e animali a sangue caldo reazioni epidermiche e allergiche.

Il ciclo vitale di una processionaria si suddivide in quattro fasi: uovo, larva o bruco (fase giovanile durante la quale si alimenta mangiando le foglie), crisalide (fase di trasformazione da larva a farfalla), adulto o farfalla.

Durante l’estate (luglio-agosto) le femmine adulte depongono sui rami più giovani le uova, dalle quali a fine stagione escono le larve neonate. Queste si nutrono degli aghi, scheletrizzandoli, e si riuniscono tra loro costruendo sui rami nidi sempre più grandi.
All’inizio dell’inverno le larve formano il nido definitivo, all’interno del quale si proteggono dai freddi invernali.
Quando la temperatura ambientale diventa più mite, indicativamente tra marzo e aprile, le larve escono dai nidi, scendono in processione (da qui il nome) lungo il tronco degli alberi per raggiungere un luogo adatto dove interrarsi e formare la crisalide. In questo stadio avviene la trasformazione da bruco a farfalla. Tra la fine di giugno e l'inizio di settembre dalle crisalidi fuoriescono gli adulti che danno vita a una nuova generazione.

PRECAUZIONI DA ADOTTARE

  • In presenza di larve di processionaria è necessario evitare il contatto con i loro peli urticanti.
  • In caso di necessità, prima di avvicinarsi alle piante, proteggersi il corpo con tuta, guanti, occhiali e
    mascherina.
  • Evitare di asportare i nidi dagli alberi con mezzi non idonei (bastoni, sassi) e di raccogliere le larve
    dal terreno con le mani, con la scopa o con il rastrello.
  • In caso di contatto accidentale con larve o nidi, è comunque necessario lavare a temperatura
    elevata (60 gradi centigradi) gli indumenti e fare tempestivamente una doccia, evitando di grattarsi.
  • Non avvicinare gli animali domestici alle larve (utilizzare sempre il guinzaglio).
  • Da fine autunno a inizio primavera non avvicinarsi alle larve o ai nidi ed evitare di sostare sotto le piante infestate.
Ultimo aggiornamento: 21/03/2024, 10:13

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